Il 29 novembre è previsto uno sciopero generale indetto dalla galassia dei sindacati di base – tra cui Cub, Sgb, AdL Cobas, Confederazione Cobas, Clap e Sial Cobas – contro la manovra economica del Governo Meloni e le sue politiche socio-economiche. Nella stessa giornata anche Cgil e Uil hanno previsto una mobilitazione, ma secondo Walter Montagnoli, segretario nazionale della Cub, la protesta dei sindacati di base si distingue per il carattere più radicale della mobilitazione.
“La nostra è una mobilitazione generale e generalizzata,” ha dichiarato Montagnoli, sottolineando come le rivendicazioni dei sindacati di base si oppongano al consociativismo e alla concertazione di Cgil e Uil. L’obiettivo è quello di mettere fine all’impoverimento dei lavoratori e al peggioramento delle condizioni lavorative.
La Piattaforma: Salari, Pensioni e Stop all’Austerity
La protesta si focalizza su diversi punti chiave: in primo luogo, i sindacati chiedono un cambio di rotta nelle politiche economiche con un incremento di salari e pensioni, e la cancellazione dei tagli previsti per settori cruciali come sanità, scuola e trasporti pubblici.
Inoltre, le richieste si allargano anche a questioni internazionali, con i sindacati che esortano il Governo a interrompere il sostegno alle politiche di guerra in Europa e in Medio Oriente e a rifiutare quella che definiscono una “economia di guerra”.
Sicurezza sul Lavoro e Diritto di Sciopero
Altro punto centrale è la richiesta di maggiori tutele per la sicurezza sui luoghi di lavoro: i sindacati di base chiedono l’introduzione del reato di “omicidio sul lavoro” per le aziende che si rendano colpevoli di negligenza grave in caso di incidenti sul lavoro.
Inoltre, si schierano contro il Ddl 1660, noto come decreto Sicurezza, che, secondo i sindacati, compromette il diritto di sciopero e di manifestazione. Montagnoli ha specificato che questo decreto rappresenta una “pericolosa riduzione delle garanzie e delle tutele” per i lavoratori.
“Questo sciopero vuole rappresentare un segnale forte, una risposta chiara al peggioramento delle condizioni di vita e lavoro,” ha concluso Montagnoli, invitando tutti i lavoratori e i cittadini a partecipare attivamente alle manifestazioni.
La giornata del 29 novembre vedrà quindi assemblee, cortei e iniziative nelle principali città italiane per dar voce a una piattaforma che pone al centro il benessere dei lavoratori e un modello economico più equo e sostenibile.
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