In migliaia in piazza a Roma per chiedere lo sblocco delle cessioni dei crediti fiscali. Partitalia, associazione delle partite iva, insieme alla Class Action nazionale dell’edilizia, alla Federazione artigiani commercianti italiani, a Le partite iva Italia, all’Associazione tecnici e costruttori, Edil Cons-sì e Confederazione sindacati lavoratori europei, contestano le modalità con le quali il governo Draghi ha cambiato le regole sulle cessioni dei crediti, accusando l’esecutivo di aver creato incertezza per aziende e clienti, e di mettere a rischio il futuro oltre mezzo milione di famiglie italiane.
“Il governo recepisca le richieste del comparto e ridia slancio a un’economia messa in ginocchio prima dalla pandemia e poi dalla guerra. Non c’è tempo da perdere”, afferma Michel Fabrizio, vicepresidente di Partitalia. In piazza una distesa di caschi gialli auspica dunque una netta inversione di tendenza. Piccoli e medi imprenditori lamentano infatti di ritrovarsi con il cassetto fiscale pieno di crediti che non riescono a riscuotere e, contemporaneamente, con i conti in rosso, poiché gli istituti bancari non concedono più finanziamenti.
Le sigle chiedono inoltre che una propria delegazione venga ricevuta al Mef. “Siamo a un giro di boa”, continua Michel Fabrizio “sul Superbonus quasi tutti i partiti sembrano concordi nel voler salvare una misura che ha fatto ripartire l’edilizia e tutta l’economia italiana. Viene allora da chiedersi per quale motivo Draghi e Franco si ostinino a non voler ascoltare quanto chiedono imprese e lavoratori” conclude.