auto elettriche - ecobonus

Sono terminati i fondi destinati agli incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni, compresi i modelli ibridi plug-in, stanziati dal governo italiano nel 2024. La notizia arriva direttamente dal portale Ecobonus del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che conferma l’esaurimento delle risorse anche per questa tipologia di veicoli.

L’iniziativa, che ha messo a disposizione complessivamente un miliardo di euro per l’acquisto di veicoli a ridotto impatto ambientale, ha riscosso un successo tale da esaurire rapidamente i fondi. Già nel mese di giugno, i 201 milioni di euro destinati alle auto completamente elettriche, con emissioni comprese tra 0 e 20 grammi di CO₂ per chilometro, erano stati interamente utilizzati. A ottobre si sono esaurite anche le risorse previste per la fascia di emissioni 61-135 grammi per chilometro di CO₂, che include modelli endotermici, mild hybrid, full hybrid e Gpl, per un totale di 276,7 milioni di euro.

A dicembre 2024 risultavano ancora disponibili oltre 76,8 milioni di euro sui 125,7 milioni stanziati per le ibride plug-in, ma anche questi fondi sono stati completamente utilizzati nel mese di gennaio 2025. Risultano esauriti da tempo anche gli incentivi per l’acquisto di veicoli usati, per taxi e noleggio con conducente, nonché quelli destinati all’installazione di impianti Gpl e metano.

Il governo ha chiarito che non sono previsti nuovi incentivi per il 2025. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che l’intenzione è quella di destinare le risorse residue del Fondo Automotive al sostegno delle imprese di componentistica, un settore strategico per l’industria automobilistica nazionale. Tuttavia, il ministro ha lasciato aperta la possibilità di un eventuale cambio di direzione nella seconda metà dell’anno, in concomitanza con un possibile piano europeo per il rilancio del settore della mobilità sostenibile.

L’esaurimento degli Ecobonus rappresenta una chiara dimostrazione del crescente interesse verso i veicoli a basse emissioni da parte degli italiani, ma evidenzia anche una criticità legata alla disponibilità limitata di fondi rispetto alla domanda. La decisione di non prevedere nuovi incentivi nel 2025 potrebbe rallentare il processo di transizione verso una mobilità più sostenibile, nonostante gli obiettivi climatici fissati a livello europeo.


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