g7 DIFESA A NAPOLI (1)

Oggi prende il via a Napoli il G7 della Difesa, presieduto dal ministro Guido Crosetto, segnando il primo incontro di questo genere tra i ministri della Difesa delle sette maggiori economie mondiali: Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. L’evento, organizzato dall’Italia in qualità di presidenza di turno del G7, è stato fortemente voluto dal governo italiano per consolidare il ruolo del G7 come forum di consultazione sui temi della sicurezza e della difesa.

Napoli città blindata

Napoli blindata già da oggi per il G7 della Difesa, che si terrà a Palazzo Reale – nel cuore della città – fino a domenica mattina: saranno circa 3.000 gli uomini delle forze dell’ordine impegnati nei servizi di vigilanza e controllo, mentre tutta la zona a ridosso dei luoghi del vertice è off limits sia alle auto che ai pedoni.

Preoccupa un corteo – che si annuncia affollato, tempo permettendo – di diverse sigle e associazioni del mondo antagonista che è stato autorizzato da piazza Garibaldi, cioè la Stazione centrale, fino a Piazza Bovio, a distanza di sicurezza dal summit.

Guido Crosetto, a margine di una conferenza stampa tenutasi a Bruxelles, ha spiegato le ragioni di questo nuovo formato: “Trovavo surreale che le 7 più grandi economie del mondo si trovassero per parlare di tutti i temi, dal turismo alla cultura, energia e altri, ma non si incontrassero per discutere di difesa in un momento storico come quello attuale”. Crosetto ha evidenziato l’importanza di affrontare sfide globali come la guerra in Ucraina, le crisi in Medio Oriente e l’instabilità in Africa e nell’Indo-Pacifico.

L’impegno dell’Italia per il futuro del G7 della Difesa

“Abbiamo voluto questa iniziativa e tutti i partner del G7 l’hanno accolta con favore”, ha dichiarato Crosetto, aggiungendo che il Canada, prossimo presidente di turno del G7, ha già confermato che porterà avanti questo format nei prossimi anni. “Abbiamo iniziato qualcosa che potrà essere molto utile”, ha aggiunto il ministro, sottolineando l’importanza della collaborazione tra i paesi su temi cruciali come la cybersicurezza e le guerre ibride.

Agenda dei lavori: Ucraina, Medio Oriente, Africa e Indo-Pacifico

Durante l’incontro, che durerà fino a domenica, i ministri della Difesa discuteranno una serie di questioni chiave. La guerra in Ucraina sarà al centro della prima sessione, con l’obiettivo di ribadire il sostegno internazionale a Kiev e lavorare per una pace giusta e duratura. La situazione in Medio Oriente, con particolare attenzione alla crisi a Gaza, sarà affrontata nel quadro di un impegno comune per promuovere una de-escalation e raggiungere un cessate il fuoco.
L’Africa sarà un altro tema di discussione, con l’obiettivo di esplorare opportunità di partnership e stendere un’agenda di sviluppo condivisa per stabilizzare il continente. Infine, le dinamiche dell’Indo-Pacifico, una regione sempre più centrale per gli equilibri globali, saranno esaminate in vista di una cooperazione internazionale più stretta.

L’incontro vede la partecipazione, oltre ai ministri della Difesa dei sette Paesi, del segretario generale della Nato, Mark Rutte, e dell’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell.


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