Gianluca Cantalamessa, Senatore della Repubblica per la Lega di Salvini, inizia il suo percorso politico nella sua città, Napoli. E’ giovanissimo, quando approda nel mondo dell’associazionismo per poi impegnarsi direttamente in politica. Un mondo che ha conosciuto anche attraverso l’esperienza di suo padre esponente della destra italiana. Oggi è Responsabile nazionale del dipartimento antimafia della Lega e capogruppo nella commissione parlamentare Antimafia. Un ruolo che ha accolto con grande abnegazione e passione. La stessa passione che ha per Napoli e per la Campania.
Autonomia differenziata: ancora tante voci contro al disegno Calderoli…
“I politici che si esprimono sull’Autonomia differenziata si dividono in due categorie: quelli che non conoscono e non hanno mai letto il disegno Calderoli e chi lo conosce. Volendo riprendere una definizione di Sabino Cassese, noto costituzionalista, l’Autonomia differenziata è un’opportunità. Lo sosteneva anche De Luca, nonostante oggi rinneghi quanto detto, nel 2019 quando presentò una proposta di autonomia differenziata. Al centro del dibattito ci sono i Lep, che consentono di premiare chi sa amministrare e di scardinare il vero problema del Sud fondato su una politica centralista che ha comprato la fame dei cittadini napoletani. Una gestione centralista, nonostante la Costituzione avesse un orientamento diverso, orientato all’autonomia differenziata e che la legge Calderoli sta solo mettendo in atto. Per la prima volta i Lep saranno uguali per tutti i cittadini italiani, da Ragusa ad Aosta; è superato anche il concetto della spesa storica per cui una siringa costerà uguale al sud e al nord…Chi, oggi, protesta, vuole solo cavalcare le paure degli elettori per un ritorno elettorale. ”.
In commissione bicamerale antimafia in questo momento tiene banco lo scandalo del dossieraggio, l’inchiesta della procura di Perugia che ha indagato 16 persone, accusate di avere avuto accesso a informazioni riservate di politici e personaggi noti. Che idea si è fatto?
“È una vicenda su cui abbiamo il dovere di andare fino in fondo. Non soltanto per la Lega, ma per tutti gli italiani. Solo se pensiamo che risultano circa 4000 accessi abusivi alle banche più riservate sulle segnalazioni di operazioni sospette e oltre 33 mila download di file della direzione antimafia, possiamo affermare che si tratta di un vero e proprio attacco alla democrazia”.
PNRR, una spesa altissima e tanti progetti ancora in attesa…
“Sul PNRR l’Italia ha speso più di tutti i paesi in Europa. C’è da dire che nasce prima del conflitto Russo-Ucraino, pertanto, l’innalzamento dei costi a seguito del momento bellico ha reso impossibile l’attuazione di tutti i progetti. Le modifiche apportate servono proprio per renderli attuabili. E’ giusto che il Governo si muova e agisca con oculatezza”.
La fretta per le scadenze del PNRR e le morti sul lavoro sono state messe in correlazione. E’ giusto?
“Il problema delle morti bianche sui luoghi di lavoro è atavico. Imputare le morti sul lavoro alle scadenze del PNRR e alla possibilità di perdere i fondi è di pessimo gusto, significa speculare sulle tragedie”.
Quali sono le prospettive in vista delle Europee di Giugno?
“La Lega ha fatto un buon lavoro e già ci sono una serie di candidati che comprendono anche esponenti della società civile. Possiamo ragionare su fatti concreti che vanno dall’attenzione dimostrata alla Calabria alla Zes unica che rappresenterà una grande opportunità per il Mezzogiorno. Dopo la vittoria in Abruzzo, siamo molto positivi”.
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